18 maggio 2006

Il codice Ratziger e il regalo di Natale

Dal calcio al cinema. Da Moggi a Dan Brown. Sembra che l’Italia si stia fermando in queste ora per attendere la pellicola di cui tanto si è parlato tratta dal famoso , ma non entusiasmante, libro “Il Codice da Vinci”.
Giudicheremo il film, temo molto convenzionale, come abbiamo giudicato il libro, interessante, ma non scritto benissimo. Inutili e artificiose le polemiche di questi mesi contro quello che è un romanzo , con spunti che punzecchiano lo spirito critico, la voglia di mistero e conoscenza della storia sempre un po’ superficiale tipica di un popolo che ha voglia di conoscere, di stupirsi, ma non di approfondire.Che la chiesa cattolica perda tempo ad organizzare improbabili boicottaggi o messe al roghi del libro di stampo medioevale come sembra accadrà a Ceccano, mi lascia perplesso. Il libro ha reso ricchissimo un autore abbastanza modesto. Il film sarà un fenomeno di massa annunciato teso a gonfiare le tasche prosciugate dei produttori. Nulla più.

Se la chiesa si sente in pericolo per un romanzo fantasioso che mette in dubbio le radici della religione significa che la chiesa sta arretrando, conscia di una difficoltà a comunicare i suoi valori nelle sedi opportune.

Ecco allora che il Papa seguito dal fido Ruini, sono tornati proprio oggi sulla questione della laicità dello Stato Italiano.
Benedetto XVI nel suo discorso all’ assemblea dei vescovi italiani ha dichiarato, "nelle circostanze attuali, richiamando il valore che hanno per la vita non solo privata ma anche pubblica alcuni fondamentali principi etici, radicati nella grande eredità cristiana dell'Europa e in particolare dell'Italia, non commettiamo alcuna violazione della laicità dello Stato, ma contribuiamo piuttosto a garantire e promuovere la dignità della persona e il bene comune della società".

In precedenza il cardinale Camillo Ruini era entrato più a gamba tesa, difendendo la libertà della Chiesa di intervenire per difendere il Magistero e quei "principi non negoziabili" che toccano "in particolare la promozione e la tutela della vita umana, della famiglia fondata sul matrimonio e non di altre forme di unione, del diritto dei genitori ad educare i propri figli".
Molto bene. Non interferiscono sulla laicità dello stato, appunto. Soprattutto parlando ad una vasta platea con riscontro televisivo e non certo dal pulpito di una parrocchia di periferia.

Ovviamente tutti presi ad ostacolare “Da Vinci code” o a ricordare come non abbiano mai violato la laicità dello stato, violandola nel momento stesso in cui lo affermano, nessuno di loro si è ricordato di spendere due parole in ricordo di Natale Morea un eroe, un clochard, senza casa e senza lavoro, deriso in quanto omosessuale e dimenticato da tutti.

La sua vita da senza tetto si svolgeva nel comune silenzio, dettato dall’assenza di una speranza, quando Natale balzò agli onori delle cronache un mattino del dicembre 2004 quando salvò dall'aggressione di una coppia di balordi, cinque ragazze ventenni. Un gesto eroico pagato a caro prezzo. Mesi di ospedale il coma e ferite alle testa che non l'hanno mai abbandonato. Non si era mai rimesso totalmente dall'aggressione di tre anni fa e ieri, il suo cuore non ce l’ha più fatta.
Di lui rimane una medaglia al valore e la sua immensa generosità.

Il suo sacrificio può aiutare a riflettere sulle mancanze della nostra società, tutta presa a decifrare il codice Da Vinci.
Noi lo ricordiamo con una frase di Walter Veltroni, “Sono i vinti della vita ad essere i più disponibili a soccorrere chi ha bisogno di aiuto".
Avrebbe potuto dirlo anche Ruini…

Alla prossima

7 commenti:

Compagno di pranzi e cene ha detto...

Se bastasse un film o un romanzo a mettere in bilico i dogmi dei bigotti pagherei di tasca mia il biglietto del cinema a un sacco di gente.
Ruini, Ratzinger...dovrebbero impedirgli di parlare in tv...figurati se la loro pietà va a cadere su un omosessuale che muore, pur da eroe. Per loro è meglio il pluri-omicida che prima di morire chiede perdono a Dio...grr che rabbia...

Anonimo ha detto...

Il duo Ruini - Ratzinger sta giustificando tutte le contestazioni fatte alla Chiesa Cattolica sia oggi che nel passato.
Che differenza con Giovanni Paolo II ..... chi avrebbe pensato che la Chiesa potesse sbagliare così clamorosamente la scelta di un Papa ?

Anonimo ha detto...

Post troppo complicato, avrei bisogno di ore per argomentare.

Già, g.p. II era diverso: faceva coppia con marcinkus.....

SOYUZ1968 ha detto...

Continuano anche oggi le sortite della premiata ditta Ruini-Ratzinger sui lavori del Parlamento e del nuovo Governo Italiano....ora basta davvero! Cogliamo l'occasione della pubblica distrazione appiattita sul caso Moggi-Calciopoli, per istituire una Repubblica Democratica Popolare dei Soviet con occupazione del territorio Vaticano e arresto immediato del Papa.

Un ricordo accorato per Natale Morea e per tutti gli uomini di buona Volontà, buona Volontà vera però!

Anonimo ha detto...

Andrebbe dedicata una via a Natale Morea; sono convinto che Veltroni, uomo di grande sensibilità, lo farà.
Per noi un modello di riferimento è Natale Morea; per quelli di destra e Ruini lo sono i mercenari.
Queste sono due visioni del mondo completamente diverse ed inconciliabili.

Il Pianista ha detto...

esatto!
A Milano si dedicano vie a Quattrocchi, di soppiatto tra l'altro.
In altre città ci sono punti di riferimento diversi.
Anche per questo Milano ha bisogno di aria nuova dopo 8 anni di stagnazione decoratiana.

Davide ha detto...

Bello il tuo blog, ho letto qualcosa. Gli articoli sono a volte un po' lunghi, ma sono d'accordo su molte cose che scrivi. Ti ho linkato sul mio.
Saluti da Torino.Davide