12 maggio 2006

Nulla di nuovo sul fronte ambientale

Nulla di nuovo sul fronte ambientale, fotografia perfetta.
Qui a Milano si attende con poca fiducia l’esito delle imminenti elezioni comunali, dopo aver verificato nei programmi di entrambi i candidati la mancanza di una vera rivoluzione culturale, in cui si capisca che l’ambiente in una grande metropoli, non è più solo un aspetto del problema nel governare, ma è l’epicentro di tutto un progetto che metta al primo posto il miglioramento della qualità della vita dei cittadini. Dal verde, al traffico, all’inquinamento, la spinta propulsiva per un rilancio parte tutto da qui.

Riprendendoo la battaglia di sensibilizzazione sui temi ambientali, possiamo ampliarel’analisi a tutto il paese e parlare di una vera e propria “questione Italia”.
Il rapporto annuale di Legambiente ci fornisce un valido aiuto. La fotografia di questo rapporto ci regala un paese malconcio e in grave ritardo in molti settori, ma non tralascia nulla, evidenziando anche aspetti positivi in cui si viaggia su un buon livello Europeo.

Partiamo dai, pochi, aspetti positivi. E che non si dica più che sono un disfattista.
Il numero di parchi, riserve naturali, zone tutelate e protette, è pari al 15% del territorio nazionale, contro il 12% della media Europea. Bene. Sono in crescita le superfici coltivate secondo metodi biologici, il 6% del totale contro il 4% dei nostri amici Europei e deteniamo il primato dei prodotti tipici con il marchio Igp e Dop e dei vini Doc e Docg. Il paese pur tra mille difficoltà, in qualche settore avanza e dobbiamo ringraziare il nostro buon vino. Purtroppo le buone notizie finiscono qui.

Ora sotto con quelle cattive.
L'Italia è il Paese europeo, con la più alta mobilità su strada: 15.400 km l´anno per abitante. Rispetto alla Germania facciamo il 60% di km in più e che superiamo del 31% la media Europea. Dopo il Lussemburgo, l´Italia ha il maggior numero di auto pro-capite, 58 auto per 100 abitanti. La media Europea è di 48 per ogni abitante. In pratica tutto il nostro sistema di trasporti di sviluppa su gomma, sia quello delle merci che quello delle persone. Già, le persone…..tutti in auto!. Le conseguenze sono sotto gli occhi di tutti. Nell'ultimo anno il 78% delle nostre città ha superato il limite delle polveri sottili,contro una media Europea del 53,5%. Le emissioni di anidride carbonica sono cresciute dal 1990 ad oggi di oltre l'11%, alla faccia del protocollo di Kyoto.

Altro capitolo spinosissimo: l’energia. Manco a dirlo, il nostro paese indossa la maglia nera per quanto riguarda le energie alternative o rinnovabili. Nel solare fotovoltaico l'Italia è inesistente: 8 di pannelli per il solare termico ogni mille abitanti mentre la media dell'Unione è di 34. Aggiungiamo i 0,52 watt/abitante di potenza fotovoltaica installata contro la media Europea del 2,2%. L’eolico, mah, le biomasse, boh. E quindi totale dipendenza dall’estero, dal petrolio, con tutti i problemi politici connessi, e unl ritorno al passato, al carbone od a fantomatici sogni di un rilancio del nucleare.
Ci tengo a sottolineare che dell’aspetto energetico e del nucleare tornerò a parlare in futuro dedicando un articolo specifico.

Le cattive notizie proseguono sul fronte delle acque, con il 45% degli scarichi fuorilegge e quasi il 30% delle acque interne non balenabile,contro il 7% europeo. Per non parlare dell'erosione delle coste, e, ciliegina sulla torta, l’immancabile piaga Italiota dell’abuso edilizio. Sono circa 140.000 le case costruite illegalmente tra il 2001 e il 2005, tutte immancabilmente condonate. L’ultimo aspetto evidenzia come L’Italia paga il salato prezzo di anni di immobilismo e politiche governative, disastrose a partire dai classici condoni edilizi di cui l’ultimo governo ha dato triste esempio a tutto campo.

Speriamo che in futuro si capisca come la chiave di tutto sarà investire nell’energia alternativa, per migliorare la qualità della vita degli Italiani oltre che svuotarne meno le tasche. Ma forse è più semplice "non capire" quello che si ha interesse a non capire.
Alla prossima.

4 commenti:

SOYUZ1968 ha detto...

Dal sito della Lista di Dario Fo, sull'argomento

http://www.dariofo.it/

"Per liberare la città dal traffico e dall’inquinamento, e dalla speculazione immobiliare
Milano e il suo hinterland rappresentano un’emergenza ambientale ed economica che interessa l’intero paese. Traffico e inquinamento costituiscono oggi un grave fattore di rischio per la salute pubblica e anche per l’economia : ogni anno l’inquinamento uccide circa 1300 persone e fa perdere circa 800.000 giornate di lavoro. Anche il rumore ha raggiunto livelli insopportabili, oltre i 60 decibel indicati come soglia limite.
Ancora molti edifici pubblici usano per il riscaldamento il gasolio, molto più inquinante del metano.
I mezzi di trasporto pubblico, aumentati di dimensione e diminuiti di numero, sono lenti, inefficienti, inquinanti, aumentano la congestione del traffico e spesso provocano incidenti per la loro scarsa manovrabilità; le auto private intasano e inquinano la città, e i ciclisti rischiano quotidianamente la vita sulle strade milanesi, dove le piste ciclabili sono quasi inesistenti.
Concentrare in centro funzioni pubbliche e servizi aumenta i prezzi di case e terreni, espelle i ceti medio-bassi, aumenta il pendolarismo, quindi il traffico e l’inquinamento. Grandi progetti speculativi come CityLife nell’area della ex Fiera, Garibaldi-Repubblica nel quartiere Isola, otre a sottrarre aree verdi e aumentare la cementificazione della città, allargano la frattura tra un centro “vivo” e le tante periferie abbandonate.

Le nostre proposte per far respirare la città:

- ridurre immediatamente l’inquinamento da diesel: i mezzi pubblici di trasporto, quelli adibiti al trasporto merci e i taxi devono passare ai biocombustibili, al gas, all’alimentazione elettrica; il riscaldamento degli immobili pubblici e privati deve passare al metano;
- promuovere investimenti sul rinnovamento, la manutenzione e l’aumento del numero di bus e tram, per consentire di raggiungere rapidamente ogni punto della città;
- costruire una rete di piste ciclabili lungo tutti gli assi e le circonvallazioni cittadine;
- contro il proliferare dei parcheggi nel centro cittadino, creare lungo la cintura esterna isole di scambio per le merci e per il milione di auto di chi tutti i giorni entra ed esce dalla città per motivi di lavoro o di studio: la consegna delle merci, unificata e concentrata per zone, avviene con mezzi di trasporto elettrici, e con il ticket del parcheggio auto si raggiunge gratuitamente la città utilizzando mezzi pubblici, auto elettriche e bici;
- successivamente all’applicazione dell’insieme di queste misure, il centro cittadino potrebbe essere chiuso al traffico, e transitabile solo pagando una tariffa d’ingresso.

Le nostre proposte per una città da abitare:

- realizzare la Città Metropolitana, in cui Milano allarga il suo territorio all’hinterland dando vita a Municipalità con poteri reali - funzioni amministrative, servizi sociali e culturali, attività produttive - in sostituzione delle attuali zone del decentramento prive di qualunque utilità;
- opposizione all’attuazione di progetti speculativi, a partire da quelli già approvati nell’area dell’ex Fiera Campionaria e nel quartiere Isola, e a quelli previsti nelle ex stazioni ferroviarie;
- promuovere l’aumento di spazi destinati all’edilizia convenzionata e al verde pubblico in tutte le zone della città."

Anonimo ha detto...

Secondo me il processo è irreversibile.......il mondo, non solo milano, è come l titanic che sta affondando mentre l'orchestra continua a suonare......

Essere bolso forse non è una cosa così grave: non volendomi riprodurre, posso non preoccuparmi per il futuro. E quando non ci sarò più io, spiacente, ma ci penseranno altri.

Ammetto di avere una colpa: quando vado a trovare i miei, che abitano a 1,5 Km da me, prendo sempre la macchina; forse potrei comprare una bici, ma sono troppo pigro: in inverno fa freddo, d'estate fa caldo, e io soffro troppo il caldo per pedalare sotto il sole.
Vivendo in paese, poi, non vi sono nemmeno mezzi pubblici e quindi continuo a "peccare".....

Per quanto riguarda milano, il programma di fo è ottimo, ma ci sarà qualcuno che avrà la volontà di realizzarlo?

Per me milano andrebbe rasa al suolo e ricostruita con criteri teutonici: ogni città della germania ha immensi polmoni verdi; basta pensare a norimberga: ha 1/3 degli abitanti di milano e 4 linee del metrò!

Il Pianista ha detto...

vedete che alla fine avevo ragione? Anche dai conmmenti si intuisce che certi artgomenti interessano poco....

Il Pianista ha detto...

non i vostri,ovviamente.