03 maggio 2006

Una scelta saggia

Ringrazio Ciampi per il settennato trascorso e soprattutto per la saggia scelta di rifiutare un secondo mandato per il quale sarebbe stato eletto in modo quasi plebiscitario dal nuovo parlamento.
Rifiutando l'offerta ha dimostrato una serietà maggiore di quella dei vari leaders politici che, per meri calcoli interni o per uscire da paludi pericolose, non avevano trovato di meglio che rifugiarsi in eventuale Ciampi bis.
Come dichiarato nella nota del Quirinale "nessuno dei precedenti nove Presidenti della Repubblica è stato rieletto. Ritengo che questa sia divenuta una consuetudine significativa. E' bene non infrangerla. A mio avviso, il rinnovo di un mandato lungo, quale è quello settennale, mal si confà alle caratteristiche proprie della forma repubblicana del nostro Stato". Appunto.
Una buona uscita con stile per un Presidente discreto, un po' troppo retorico, a cui in sincerità ho sempre preferito, ad esempio, Sandro Pertini.

Ad ogni modo ecco il mio personalissimo toto-Quirinale con i due nomi da cui uscirà il nuovo Presidente della Repubblica. Giuliano Amato e Giorgio Napolitano, con il primo favorito per il fatto che può conquistare anche parte dei voti della destra terrorizzata, meglio non commentare oltre, da una possinile salita al colle di un uomo di sinistra.

A voi la scelta tra i due, per me non si scappa da questi due nomi, se mi sbaglierò tiratemi pure le uova, poi ci facciamo una bella frittatona
Alla prossima

11 commenti:

Anonimo ha detto...

Ciampi ha saputo uscire con dignità, evitando di terminare la propria carriera come candidato della destra alla Presidenza della Repubblica. Ed ha stabilito un precedente : il Presidente non si rielegge.
Napolitano è una bella figura, ma è un senatore a vita, ed al Senato ci serve come il pane, dal punto di vista della matematica eleggerlo sarebbe una autocastrazione.
Amato è persona capace, ma proprio non mi piace, però ha molte possibilità vista la sua preparazione.
Nell'ottica dello sdoganamento definitivo dei famosi "comunisti", l'eletto potrebbe essere D'Alema, che ha stoffa, anche se io preferisco Anna Finocchiaro, ufficialmente la mia candidata, donna e ragionevolmente giovane.
C'è un outsider, ve lo segnalo. Si chiama Franco Marini.
Di certo con la destra non si tratta, prendiamoci il Presidente, come del resto avrebbero fatto loro a parti invertite.

Anonimo ha detto...

Anche a me non piace molto amato: mi rammenta craxi. Però è l'unica soluzione: napolitano è meglio che stia in senato a fare numero, marini va bene come presidente del senato e la finocchiaro forse è bene che diventi ministra della giustizia, data la sua competenza.
Come ho già detto, d'alema non deve farsi bruciare facendo il presidente della repubblica: è troppo giovane e può essere utile come ministro degli esteri.
Io opto per giuliano amato.

Il Pianista ha detto...

la penso come bolso su tutti e quattro i nomi e le motivazioni

SOYUZ1968 ha detto...

Beh l'idea del buon Di Pietro di candidare Franca Rame è una proposta di grande e lodevole idealità: ricorda un po' quelle proposte che aveva Mario Capanna negli anni '80 quando voleva Paolo Villaggio, primo dei non eletti, in Parlamento, rinunciando lui stesso al collegio di Milano contro il parere contrario della Segreteria nazionale di DP. Oppure quando Il Capanna voleva candidare alla carica di senatore a vita la povera Rossana Benzi, la donna che per decenni ha vissuto in un polmone d'acciaio e che ha scritto numerosi libri sulla sua malattia, parlando di handicap e delle persone diversamente abili, in un epoca, gli anni '80, quando nessuno parlava anche di semplice abbattimento delle barriere architettoniche.

Napolitano è un candidato degnissimo per la sua cristallina limpidezza e per il suo elegante aplomb, ha 83 anni mi pare....se arriva alla fine, fra 7 anni ne avrà 90.

Amato ha un passato compromesso dai discutibili fatti della Prima Repubblica e ha contribuito a impoverire i lavoratori dipendenti.

Meglio D'Alema, è intelligente, scaltro, sa muoversi nella stanza dei bottoni. I suoi punti spiacevoli sono che odia il modo di far politica di Prodi, di Bertinotti, di Veltroni e gente come Di Pietro.....stima il modo di fare politica di Berlusconi e quando si sovrappone a Berlusconi lo fa soltanto per dimostrargli che lui è più bravo di lui....

Anonimo ha detto...

amato mi sta sulle palle, è un ex delfino di Craxi e preparati alle uova in faccia perchè alla fine fanno D'Alema presidente.
Che godimento vedere Berlusca dare le dimissioni, speriamo sia un addio e non un arrivederci

Anonimo ha detto...

Invito tutti a fare una ricerca con google inserendo queste parole:
"ciampi draghi svalutazione 1992 sterlina soros"
Leggetevi qualcosa e poi pensate al presidente uscente (ciampi) e a chi comanda oggi in Bankitalia (draghi).
Naturalmente i politici di dx, centro e sx tutti zitti (o quasi).
Guardatevi i portafogli!!!

Anonimo ha detto...

Ho seguito il consiglio di mauri.
Rincaro la dose : non è che quegli ambienti della finanza anglosassone ( olandesi compresi, che gli anglosassoni considerano anglosassoni ad honorem ) sono gli stessi che stanno spingendo per le varie guerre imperialiste anglosassoni ( Iraq oggi, Iran domani, perchè la guerra all'Iran la faranno ) in giro per il mondo ?
I circa 25.000 italiani che hanno fatto vincere l'Unione hanno fatto qualcosa di inestimabile, hanno evitato all'Italia la partecipazione alla prossima guerra.
E Ciampi doveva essere il Presidente che avrebbe avallato la partecipazione alla guerra all'Iran, come ha avallato quella all'Iraq tradendo la Costituzione che a parole santifica.
Attenzione : l'Osservatore Romano, organo di un Vaticano post-Wojtyla che adesso appoggia e benedice queste guerre, parla di ripensamento di Ciampi ( pressioni da Oltretevere ? ) .......
Nulla succede per caso, i collegamenti basta cercarli.

Anonimo ha detto...

Grande rugbysta!!!!

..nulla succede per caso ....

Sintesi sublime

Il Pianista ha detto...

decisamente preoccupanti le voci di un ripensamento di Ciampi.
qualcosa sta bollendo in pentola

Anonimo ha detto...

Ti spiego cosa bolle in pentola, caro amico pianista.
Le elezioni del 2006 hanno segnato un fatto storico.
Per la prima volta nella storia della Repubblica, confindustria e vescovi sono stati spediti all'opposizione.
E' chiaro che adesso stanno facendo di tutto per soffocare sul nascere il nuovo governo, magari per sostituirlo con una grosse koalition reazionaria che faccia la poltica che vogliono gli industriali ( non confondiamo questa con la grosse koalition tedesca ).
Da cosa si parte ? Si indebolisce una maggioranza già numericamente debole al Senato togliendole il Presidente della Repubblica facendo eleggere il candidato della destra Ciampi, che in cinque anni ha dimostrato di essere più che collaterale alla destra stessa.
Eleggere Ciampi significa delegittimare una maggioranza che dimostrerebbe una terrificante debolezza politica, facendosi imporre dai poteri forti e dalla destra un candidato che non è certo la soluzione ideale, anche perchè vecchio e definitivamente outdated, quindi freno al ringiovanimento ed alle necessarie riforme, nonchè freno al ritiro dall'Iraq.
Capito il gioco ?

Anonimo ha detto...

Avete scoperto ora che comandano banchieri e industriali?
Avete scoperto che comanda chi ha i soldi?
E che il vaticano, Wojtyla o non Wojtyla, è un "potere forte", il più forte?
Io penso che la partita debba essere giocata col mazzo di carte che si ha, anche se può non piacere; e a me non piace, ma tant'è.
A meno che non si faccia una rivoluzione, ma come?