

La colonna infame testimonia l'atroce destino toccato a Gian Giacomo Mora e Guglielmo Piazza, due onesti e ignari milanesi, che nella loro città divorata dalla peste nel 1630, vennero torturati e giustiziati in quanto sospettati di essere untori e di aver diffuso la malattia. La credenza popolare esigeva risposte che le autorità sanitarie e il governo Spagnolo non riuscivano a fornire. Niente di meglio che condannare dei poveri sventurati inconsapevoli del motivo per cui venivano messi sotto processo.
Questo racconto fu molto caro ad Enzo Tortora perchè rappresentava una trasposizione di quello che una giustizia poco giusta gli aveva atrocemente regalato da quella normale mattina del 1983.
Tortora era innocente, ma la sua vita fu segnata perchè il mondo che lo portava in palmo di naso gli volto inesorabilmente le spalle.
Oggi è morto Luciano Pavarotti, un mito della lirica, un Italiano famosissimo in tutto il mondo. Giustamente, aggiungo, considerando la sua voce e la sua bravura.
Questa morte ha riempito le pagine dei giornali offuscando quella avvenuta ieri del meno famoso Gigi Sabani.
Io non mi sono offuscato.
Gigi Sabani non ha mai saputo muovere milioni di persone, però era baciato da un talento. Il suo talento e lo ha sempre esibito con grazia e professionalità.
Chi lo conosceva nella vita delle piccole cose, lontano dai riflettori, ne parla come di una persona semplice, uno del popolo.
Forse proprio per questo è stato vittima di un episodio simile, anche se meno roboante, di quello di Enzo Tortora.
Sabani fu accusato ingiustamente di reati gravi e poi fu pienamente prosciolto.
La sua carriera, fin li ben lanciata, non si riprese mai pienamente perchè come troppo spesso accade, questo mondo ti danneggia e poi non contento ti beffa.
Accuse in prima pagina, la gente che mormora, gli amici che ti voltano le spalle. Tutto sotto le luci della ribalta.
Il proscioglimento, il difficile tentativo di rincominciare dopo aver pagato un prezzo che non avresti dovuto pagare. Tutto in un trafiletto insignificante.
Quasi impossibile è la risalita. Alcuni ci riescono, altri no. Poi un bel giorno può capitare un dottore sfortunato, come a Sabani o una malattia incurabile come a Tortora.
Quante volte possono accadere episodi come questi ai Piazza, ai Tortora, ai Sabani o forse ad un operaio che nemmeno può difendersi o uno studente, un pensionato, un barbiere come il Mora di quella Milano così lontana?
Chiedere una giustizia infallibile è impossibile. Una giustizia giusta, forse. Ma almeno chiedere il giusto rispetto per la dignità umana e con un buon senso morale, riabilitare con la stessa forza con la quale si è distrutto, questo è doveroso.
9 commenti:
OLtre al problema della scadentissima qualità della giustizia italiana, ne aggiungo un altro.
Il livello ancora peggiore dei media, specialisti nel calpestare qualsiasi tipo di privacy ( e la scusa che le notizie di quel genere attirano il guardonismo morboso della parte più becera del pubblico NON è una giustificazione ).
Diritto alla privacy, diritto fondamentale di TUTTI i cittadini anche in caso di inchieste penali, che i politici reclamano, ma solo per se stessi e gli altri appartenenti alla casta.
Pianista....parliamo di un medico coglione e incapace, non di uno sfortunato.
A mio padre la sua dottoressa di famiglia aveva detto "ma non è niente, affaticamento dell'età, nervosimo caratteriale...."
Beh rischiava l'infarto, ma di quelli mortali e fulminanti; grazie a un paio di medici capaci, gli hanno salvato la vita con 4 bypasses.
Sabani è stato davvero molto sfortunato...ma il suo medico di famiglia io lo porterei in tribunale.
Era ovvio soyuz, ma non volevo scriverlo
Così è la vita, a volte si distruggono persone per bene e si riabilitano dei criminali: che ci si può fare?
Nulla, perchè dietro certe azioni, spesso, ci sono degli interessi. Come sempre.....
Per sdrammatizzare: che vuol dire "in palmo di naso"?
Ma ti leggi pianista? Attacchi la giustizia sensazionalista, quella che vuol apparire a tutti i costi anche a discapito della verità, e ne comaptisci le vittime, ma solo nel momento in cui queste stesse vittime muoiono. Ed allora tutti quanti a dire "com'era bravo, com'era buono, com'era bello!" .Ma perchè solo adesso e non prima che era in vita? Perchè, se poi è risultato innocente, nessuno si è più fatto avanti per aiutare la persona che ha subito un torto?
Troppo facile parlare, quando la situazione è irreparabile, proporre soluzioni ed accusare chi non si è mosso (e poi non si sa mai chi non si è mosso, in quanti tutti sotengono che "io ci ho provato, però c'era qualcuno che ostacolava...."). Smettiamola con questa ipocrisia tutta italica, e proviamo a muoviamoci prima che la situazione degeneri; e forse solo allora potremo inalberarci e sostenere le nostre ragioni
Praticamente tutti i giorni al policlinico di milano (quindi fate il conto in tutta italia) arriva una persona colpita da infarto che non si riesce a salvare. E' successo anche a sabani. Dire come si sente in queste ore che ce l'hanno sulla coscienza quelli che lo avevano accusato è ridicolo. Sono passati tanti anni, lui è tornato alla vita normale, ha lavorato in televisione e fumava sigari a più non posso. Più probabile che siano quelli ad avegli fatto più male rispetto alle accuse (seppur infondate, almeno pare) di 10 anni fa.
Anche la storia del medico scarso, per carità può essere vero perfettamente. Però ridicolo saltare tutti addosso a quel dottore, senza sapere esattamente come sono andate le cose. Vero che un dolore al braccio può essere segno di infarto in arrivo, ma bisogna anche vedere che tipo di dolore sabani aveva riferito al medico, quanto opprimente, irradiato in che modo etc etc.
Se io vado dal medico dicendogli che mi fa male la spalla e questo mi manda d'urgenza dal cardiologo lo prendo per pazzo, se ho delle fitte che mi piegano in due e mi trafiggono facendomi mancare il respiro e quello mi dice che è artrite lo prendo per pazzo cmq. Capito cosa intendo?
Con questodici incompetenti e menefreghisti ci mancherebbe. Di quello che mi racconta soyuz sulla sua dottoressa ci credo ciecamente, ma di quello che salta fuori dai media dopo la morte di un personaggio famoso ci credo molto meno.
caro Bbarolo ognuno può pensarla ovviamente come crede. Il tuo tono perentorio però è totalmente fuori luogo perchè hai puntato genericamente al bersaglio grosso....ma hai sbagliato bersaglio.
Tu non sai se io ho sostenuto oppure no determinate cause.
Tu non sai quali possono essere state le mie esperienze personali.
Tu non sai perchè scrivo determinate frasi sull'ipocrisia dei media che prendono uno del loro stesso mondo e lo distruggono senza poi più riabilitarlo quando è il monento, perchè la riabilitazione fa meno notizia dello scandalo.
Quindi pur non autoleggendomi (infatti gli errori di ortografia si sprecano)credo che il mio bersaglio, che invece non è così grosso ma lambiva l'aspetto anche psicologico delle masse - da qui il paragone con la milano della peste - , sia stato ampiamente colpito, come hanno intuito con diverse sfacettature Rugbista e Bolso.
Diciamo che ultimamente Sabani non è che si fosse visto tanto in TV... aveva fatto una stagione con Maurizio Costanzo (picco di bravura in un marasma di spazzatura) e poi basta. Mario Merola, compagno di sventura (anch'egli prosciolto e risarcito) a parte l'Isola dei Famosi ora lavora a Cuba! Un amico di famiglia ha subito un destino simile... mesi di carcere per un reato mai commesso; perquisizioni (non solo a casa sua, ma a casa di TUTTI i parenti), sputtanamento, lavoro fermo (è libero professionista) e 100 milioni in avvocati... La giustizia italiana, ma in generale la mentalità della "gente" (bestia stupida ed ottusa) dovrebbe sicuramente cambiare, ma temo proprio sarà impossibile
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