23 maggio 2008

Tra cinque anni la prima pietra...in testa

Cosi va il mondo. Negli USA istallano pannelli solari e centrali eoliche in ogni dove mentre di costruire nuove centrali nucleari non ci pensano lontanamente. Nessuno si domanda perchè?
In Italia no. Nell'italia del mago Silvian tutto si trasforma in oro e si preferisce un iperattività di annunci riboanti.
Lanciamo pure da un palco lo slogan, evviva il nucleare, non fa male e in un amen ci risolve tutti i problemi.

Slogan lanciato, italopiteco convinto.

Tanto poi chi pretende dallo sloganatore folle, una parvenza di approfondimento?
Chi chede allo sloganatore quali sono i costi per una centrale nucleare partendo da zero?
Chi chiede come mai sono tutti concordi nell'affermare che il nucleare di quarta generazione - quello veramente sicuro - non sarà disponibile prima del 2030?
Chi chiede quante centrali servirebbero per essere minimamente efficace la quantità di energia prodotta?
Chi chiede dove hanno intenzione di stoccare le scorie radioattive in un paese dove non riesci nemmeno a posare una fontanella senza che insorga - spesso a ragione - questa o quell'associazione o comunità?
Chi chiede come mai tutti i paesi che già hanno il nucleare da decenni ora, invece di costruire altre centrali, corrono verso il sole o il vento?

Non certo i giornalai italiani troppo occupati a scrutare gli occhi della Franzoni o lanciare entusiastiche tabelle su quanto i lavoratori italiani guadagneranno con la detassazione degli straordinari e le loro vite cambieranno. Poco, pochissimo o nulla a seconda dei casi. Ma questo agli italiani non diciamolo che magari sono così assopiti che dalla busta paga non se ne accorgeranno nemmeno.

Alla prossima

13 commenti:

Anonimo ha detto...

ma caro non preoccuparti l'enel nella persona del nostro "collega" Fulvio Conti dice che per il nucleare é pronta. Ha già fatto buona esperienza. Tu dunque stai sull'attenti e pronto a lasciare gli asset dellla vetusta rete e ad occuparti di quelli radioattivi. 15 ore al giorno e sabato e domenica compresi. fino al giorno della pensione se mai arriverà. se questo destino non ti piace puoi sempre aruolarti nelle ronde padane. Non resistere alle lusinghe, non opporti ai tempi che verranno, sei giovane non roderti il fegato.

Il Pianista ha detto...

non sono giovane, il mio fegato è già rovinato che più non si potrebbe quindi posso rodermi a piacimento, comunque tra la centrale nucleare padana e la rete del gas in siberia (con annesso colbacco) preferisco gestire la centrale nucleare. L'importante è farlo a 15 minuti da case come sta accadendo in questi splendidi anni.
Quindi noi "siamo pronti" come dice il collega AD.

Anonimo ha detto...

Te l'ho detto: mal che vada, con le radiazioni, diventiamo come forrest gump.

Johnny ha detto...

Le centrali nucleari che si costrurebbero sarebbero già obsolete visto che non sarebbero di quarta generazione. Soldi buttati. come al solito

barolo66 ha detto...

Premettendo che già al tempo del referendum, sostenevo che era inutile vietare le centrali nucleari in Italia, essendo comunque circondati dalle centrali in europa, adesso non capisco questa fregola di costruirne di nuove, quando sembra che il mondo si stia orientando verso altri generi di alternative. In ogni caso ciò che più mi preoccuperebbe una volta costruite le centrali, non sono tanto i problemi di incidenti, quanto lo smaltimento di rifiuti tossici. Staremo a vedere se restano solo promesse post-elettorali .

Davide ha detto...

Io sono contario al ritorno al nucleare, ma non tanto per paura di incidenti. Le mie motivazioni sono:
1.L'uranio non è una fonte rinovabile. Si calcola che ci siano scorte per 20 anni, chiaramente tutte controllate da paesi come la Russia, ecc... Quando comincierà a scarseggiare pensate che questa gente si priverà della materia prima per darla a noi?
2.Ben che vada inizieranno a costruire le centrali tra 4 anni. Più 5/6 di costruzione, a essere ottimisti... Nel frattempo la crisi del petrolio avrà raggiunto livelli sempre più spaventosi.
3. Le scorie dove le mettiamo. Già per smaltire quelle delle tre vecchie centrali stiamo avendo problemi... Gli USA possono seppellirle in posti come il deserto del Nevada, migliaia di km disabitati. Ma noi?

Anonimo ha detto...

La realta' e' che l'unica alternativa credibile e quantitativamente significativa agli idrocarburi e' il nucleare ...

Anonimo ha detto...

Almeno l'80% dell'energia mondiale è fornita dagli idrocarburi: a prescindere da tutte le legittime considerazioni (smaltimento, sicurezza ecc.), c'è abbastanza materiale fissile al mondo per garantire i livelli di benessere "compulsivo" di (solo) 1/3 dell'umanità?

Considerando che anche il petrolio, prima o poi, "ha da finì", qual è l'alternativa?

Dovremmo abituarci a meno auto, meno tv, meno internet, meno frigoriferi, meno condizionatori, meno riscaldamento, ecc (perchè tutto ciuccia energia)?

Anche se fossimo disposti a farlo, ma ho i miei dubbi, ce lo permetterebbero?

Boh, a me, egoisticamente, basta che per i prossimi 30 anni possa avere l'H2O calda, poi cazzi di chi ci rimane (posso dirlo con facilità perchè non ho figli...): per questo non sono ideologicamente contrario al nucleare.

Anche se ne farei volentieri a meno: sono uno di quelli che al referendum ha votato contro.

Non so, chi vivrà, vedrà...

Il Pianista ha detto...

von dici che è l'unica alternativa credibile?
Nell'Italietta degli slogan quasi nulla è credibile.
Io non sono ideologicamente contrario e il problema idrocarburi lo conosciamo benissimo, tuttavia la situazione è chiara.

A) costo per una centrale partendo da zero almeno 2 miliardi di euro (a spanne pronto ad essere smentito io non sono un ing.nuc.)

b) almeno 5 le centrali che si vorrebbero costruire per avere una piccola percentuale di indipendenza dal petrolio.(a spanne pronto ad essere smentito io non sono un ing.nuc.)

c) cinque anni di tempo per costruire una centrale (a spanne pronto ad essere smentito io non sono un ing.nuc.)

d) considerando l'andazzo che gira in italia con lo smaltimento delle scorie sarà come suicidarsi (qui non serve un ing.nuc. ma solo il buonsenso)

e)Perchè nessuno ci racconta queste cose e ci spiega come mai in tutti i paese nucleari (USA in testa) non stanno più costruendo centrali nucleari e si buttano a capofitto su eolico e solare?

Anonimo ha detto...

I paesi "progrediti" (inteso nel senso occidentale del termine) sono dotati di centrali nucleari e in buona quantita'... e continuano a farle funzionare, coprendo anche percentuali significative del loro fabbisogno energetico. Questo dimostra che il nucleare e', al momento, l'unica fonte energetica paragonabile agli idrocarburi e che una volta in quella situazione, allora si' ci si puo' permettere di cercare altre fonti. L'Italia e' in ritardo e credo sia opportuno che faccia gli investimenti necessari per riportarsi alla pari. Inoltre, vorrei vedere il medesimo approfondimento anche per le altre fonti energetiche: ad esempio, da un chilometro quadrato di terreno dedicato all'eolico, quanta energia posso ricavare ? Da un metro quadrato di pannello solare, quanta energia ?

Il Pianista ha detto...

mah,per quel che so ci vogliono cinque centrali eoliche ben funzionanti e della grandezza giusta per produrre l'energia di una centrale nucleare. La centrale eolica (da zero) costa anche 1/5 di una centrale nucleare quindi non vedo tutto questo sbilanciamento.

Ad ogni modo fino a che ci sarà il problema delle scorie radioattive da smaltire e fino a che l'Italia sarà l'Italia (a prop tra le altre cose Gomorra tratta anche questo argomento dello smaltimento di sostanze tossiche) io non mi fido di nessuno e non baratterei la mia salute con un po' di risparmio sulla bolletta.

Risolvetemi il problema delle scorie e mi convincerete che possiamo lanciarci sul nucleare.

SOYUZ1968 ha detto...

Non dimentichiamo le fichissime miniere di uranio della Val Seriana che lanceranno come una
V2 la politica energetica italica!

http://www.webalice.it/lapis40/Pagina_GOM04_E0002_B.htm

oppure cercate con Google le keywords "Novazza Uranio Val Seriana"

SOYUZ1968 ha detto...

http://www.webalice.it/lapis40
/Pagina_GOM04_E0002_B.htm