La pietosa situazione in cui si è cacciata la maggioranza e, coseguentemente, il governo mi fa nascere un paio di pensieri. La situazione mi pare imbarazzante e credo si possano fissare alcune verità incontrovertibili.
Primo.
Il crepuscolo del Berlusconismo, che forse non è più così indispensabile negli ambianti che in passato lo hanno sostenuto, risulta palese ed è esploso con una crisi che è solo interna. Per dirla alla maccheronica "hanno fatto e disfatto tutto loro".
Ma come, mi chiedo, non avevano la maggioranza più chiara della storia? Non sarebbe stato questo un periodo costituente destinato a durare cinque lunghissimi anni? Hanno fallito è solo implosi su loro stessi lasciando ben pochi segnali dell'azione di governo, slogan e strilli a parte.
Che si prendano le loro reponsabilità, come sempre accade qualdo un governo non riesce ad andare avanti, distruggendosi per colpe puramente proprie.
In un paese minimamannte serio la destra verrebbe ora clamorosamente punita dagli elettori con una sconfitta elettorale. Ovviamente noi non siamo in un paese serio quindi sappiamo come andranno a finire le elezioni...
Secondo.
E' ora di finirla con questo atteggiamento assurdo delle istituzioni "sostanziali" con le regole riscritte da un ipotetico consenso elettorale che permetterebbe loro di disporre di tutto e tutti. Ma dove siamo finiti? Che anche oggi questi dispongano e pretendano quasi, di salire sul Colle e decidere già la data delle elezioni anticipate è semplicemente ridicolo.
Cosa dovrebbe fare Napolitano? Il governo è mai andato sotto su qualche provvedimento importante? Gli sono mai mancati i numeri? Qualche ministri si è dimesso? Gli è mancata la fiducia?
Portino la crisi in Parlamento, dimostrino con i fatti di non esistere più come maggioranza e poi si parlerà di elezioni. Che tra parentesi sono logiche e non ritardabili. Ma la cui data non può essere decisa da scarsicriniti e boccastorta.
Terzo
Sostengo da anni che questa legge elettorale è una assoluta vergogna per un paese civile.
Ora molti se ne stanno accorgendo. Un Parlamento deciso in partenza dai segratari di partito è degno di una dittatura.
Incredibile pensare poi che pochi si indignino, e molti, invece, anche tra gli attenti lettori di questo blog, siano sostanzialmente indifferenti al fatto di poter esprimere la propria preferenza.
Figuriamoci poi se il problema se lo può porre una buona fetta di elettorato grandefratelobolomizato.
Credo che sia difficile poi accettare le critiche demagogiche della gente sulla politica tutta uguale che fa schifo, o su un Parlamento quantomeno originale nella sua composizione se poi uno non pretende di poter eleggere chi vuole, di potersi quindi esprimere.
Inutile andare a votare con ancora questo schifo. Cambiare subito la legge elettorale.
Se I Finiani hanno veramente qualcosa da dire lo dimostrino già in Parlamento. Una coesione su una nuova legge elettorale è possibile senza Governi di transizione o strani accrocchi.
Poi subito al voto.
Alla prossima
1 commento:
La legge elettorale si può modificare in Parlamento, anche con questo governo in carica.
Le due cose non sono legate tra loro.
Per ciò che riguarda Berlusconi, oramai gli serve solo per fare la campagna elettorale, poi lo rimettono nel freezer fino alla prossima.
E' chiaro che il leader e l'ideologo della destra ( o forse meglio dire estrema destra ? ) italiana oggi è Marchionne.
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