24 febbraio 2011

Vicinanze

Un dittatorello insanguina il proprio Paese bombardando innocenti e facendo migliaia di vittime pur di non lasciare il potere, contro ogni evidenza, ogni ragione, contro la storia. Momenti drammatici e decisivi.
ONU, USA ed Europa sonnecchiano, ma forse ancora non per molto.
E noi che si fa? Chi dovrebbe essere deputato a far sentire la propria voce pensa a scalciare malcapitati o a raccattare documenti scottanti in una sperduta isoletta. O a evocare complotti e scontri tra istituzioni.
Molto vivo il ricordo di baciamani e leccate di sedere mai viste di soli pochi mesi addietro.
Fenomenali.
E allora qui in Italia si che ce ne intendiamo non perdiamo tempo con le solite domande. Il petrolio, l'integralismo e via di questo passo. Si, un pochino ci domandiamo cosa accadrà e chi andrà al potere domani oppure come fronteggiare i disperati che arriveranno sulle nostre coste.
Ma la vera domanda che ci si pone qui dalle nostre italiche parti è un'altra ed è ben più importante e decisiva.

Gheddafi ha una nipote? E se si, potremmo fornirle asilo e darle ospitalità?

Questo è il vero problema, noi si che siamo avanti con i tempi.

Alla prossima

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