17 gennaio 2006

Un bel manifesto


Dopo le polemiche e gli insulti che io e i miei amici abbiamo ricevuto ieri, a qualcuno potrebbe non piacere nemmeno questo post. Navigheranno altrove.
Il mio non vuol essere un invito su come comportarsi in vista delle primarie per il sindaco di Milano.
Il mio non è uno spot elettorale, tanto i miei amici sanno come la penso.
Le elezioni in Cile hanno dimostrato che nel mondo qualcuno che ha coraggio e che prova un salto verso il futuro esiste.
Non so chi potrà essere in sindaco migliore per Milano ma so chi ha scritto il manifesto/discorso più bello e, per una volta, con una grande spinta propulsiva.
Mi domando se, per un attimo, anche a Milano potrà essere possibile una spinta del genere. Vorrei solo stimolare un dibattito su questo e farvi leggere, se non lo avete già fatto, il manifesto di cui parlavo prima. A mio parere è bellissimo, coraggioso e innovativo se paragonato ai manifesti di recente memoria. Forse solo un premio nobel poteva pensarlo così.
Qui di seguito il manifesto elettorale di Dario Fo:

"io non sono un moderato!"
Se cercate un moderato state attenti a votare per me,
perché con me si rischia!
Ma veramente volete un sindaco moderato?
Il moderato è forte con i deboli e debole con i forti.
Il moderato finge di risolvere i problemi senza affrontarli!
Il moderato chiude un occhio sulle speculazioni edilizie.
Il moderato caccia gli inquilini dalle case in centro
e poi le rivende ai magnati della speculazione.
Il moderato trasforma in ghetto la periferia.
Il moderato accetta una scuola per ricchi e una per i poveri.
Il moderato lascia intristire la città, e applaude ai grattacieli, dove non si vedono
bambini che giocano e gente che pedala in bicicletta.
Il moderato teme di dispiacere ai cittadini che contano
E non concede la parola a quelli che non hanno voce.
Il moderato non cambierà mai nulla.
Il moderato non risolverà il problema dell’inquinamento
di Milano, non salverà i polmoni da settantenni dei bambini di 5 anni.
Il moderato non vi libererà dal traffico, dal milione
di automobili spernacchianti che hanno trasformato la città
in una camera a gas.
Oggi sembra che non essere moderati sia un difetto o un delitto;
oppure che sia un privilegio dei giovani.
Ma ci vogliono tanti anni… per diventare veramente giovani!
Milano, se la mi musica e’ troppo forte, allora vuol dire
che stai diventando troppo vecchia.
Nessun moderato ha mai fatto la storia,
e nessun moderato ha mai preso un Nobel.
Io non sono un moderato!
Sarò un sindaco che rischia.
Perché credo che il rischio del cambiamento sia l’unica risposta corretta per chi
investe il suo voto in un progetto per Milano.
Se scegliete di votare per me, rischiate molto…
rischiate persino di trovarvi finalmente a vivere in una città migliore!
Dario Fo

Alla prossima

16 commenti:

Anonimo ha detto...

E'un bellissimo discorso; purtroppo, in una città in cui il principale gruppo sociale dal punto di vista numerico sono le vecchiette, il candidato Fo non ha alcuna possibilità di essere eletto.
Se l'età media degli elettori milanesi fosse più bassa di 20 anni ce la farebbe.

Compagno di pranzi e cene ha detto...

Bel manifesto, ma su Fo resto perplesso, anzi direi quasi contrario. Per ora sto dalla parte di Ferrante, dopo le primarie si vedrà. Anche se vincesse le primarie Fo rischierebbe di non essere un sindaco di tutti e di non essere votato dalla parte più moderata della sinistra, magari me compreso.

Anonimo ha detto...

Io non sono parte in causa perchè non vivo a milano, però il discorso di fo è sicuramente bello (beh, da un nobel per la letteratura.....), ma mi puzza di utopia. Però, forse, sarebbe il caso di "rischiare" e puntare su questo candidato. Però, per stare coi piedi per terra, temo che abbia ragione il rugbysta.
Compagno di merende, sbaglio o hai votato bertinotti alle primarie del centro-sx? E ora voteresti ferrante al posto di fo? Non capisco....

Anonimo ha detto...

Che non è un moderato l'abbiamo capito, e siamo con lui quando parla di rendere la città più vivibile. Però sembra ignorare il fatto che la politica è l'arte del compromesso mentre per tutte le belle cose che vuole fare ci vorrebbe la dittatura. Nella remota ipotesi che diventi sindaco adottando una linea così intransigente la giunta si spaccherebbe su ogni decisione finendo per non combinare nulla.

Anonimo ha detto...

Questi blog mi stanno trasformando in qualcosa che non sono. Forse, per le teorie che affermano che in un gruppo la formazione di alcune figure è spontnea, allora io diventerò il destrone della situazione...mah....

Quindi sì, io temo proprio di essere moderato. Ma sono giovane e ho tutto il tempo di sbattere la testa ( ma il procedimento non dovrebbe essere inverso?)

Accattivante più che bello il manifesto, meglio sicuramente della media generale, degno se non altro del valore del Fo intellettuale.

Un grandissimo attore/scrittore è anche un buon sindaco? O meglio un grandissimo attore/scrittore può essere un miglior sindaco di un buon ax-amministratore?

Vedremo

Apprezzo comunque molto la battaglia di Fo, il suo, almeno in apparenza è un progetto VERAMENTE diverso. Forse non lo fa con il massimo dell'eleganza quando dice che Ferrante non fa niente. Ferrante è in giro per la città tanto quanto Fo, solo che lo fa un po' più in silenzio ( http://www.comunalimilano2006.it/?q=event/2006/01/01/table/all/all/1)

Io ovviamente tifo per Ferrante, ma dovesse vincere Fo non lo voterei certo col naso tappato.

In quel manifesto però c'è un errore gravissimo

"Nessun moderato ha mai fatto la storia..."

Anche a me piacerebbe che non fosse così, ma se la storia ha fatto grandi passi avanti è stato anche grazie a tanti grandi passi indietro, un privilegio che possono permettersi solo i moderati.

Jerome

SOYUZ1968 ha detto...

Mah...secondo me, siete un po' schizofrenici e poco coraggiosi: imparate dai Cileni.

Direi, inoltre, che siete vittime della teorizzazione berlingueriana del compromesso storico, ovvero il compromesso furbetto della spartizione della torta....

Abbiate il coraggio di realizzare i vostri sogni e le vostre tensioni, a cui, evidentemente, siete comunque sensibili, se siete in grado di cogliere l'indubbia bellezza, così lampante, del manifesto di Fo, che io conoscevo già da parecchio tempo.

Ripeto che, se sarà necessario, mi compatterò sulla scelta debole Ferrante, perchè per battere la Moratti voterei anche un cobra reale: è eufemisticamente insensata l'osservazione del Compagno di Merende sull'opportunità di non votare Fo, o di astenersi, nel caso, per me auspicabile, in cui il Premio Nobel possa essere il candidato unitario delle sinistre.

Ovviamente, se il candidato delle destre fosse stato qualcosa di più commestibile della Moratti, la parte meno moderata e più lungimirante della sinistra avrebbe potuto, con cognizione di causa, prendere in considerazione almeno l'opportunità di astenersi o di votare il candidato Umanista, come io ho già fatto ai tempi del vampiro Fumagalli, figura dimostratasi ben peggiore della Signora Albertini: i fatti, anche in quella occasione, mi hanno dato ragione. Dario Fo sarebbe, quindi, peggiore della Moratti? Se qualcuno, definitosi di sinistra, pensa questo è meglio che cambi collocazione politica perchè soffrirebbe di meno, raggiungendo una coerente serenità.

Il popolo della destra, a differenza della gente di sinistra, non ha la sensibilità di comunicare il proprio dissenso ai partiti sulle candidature: appoggiandosi all'ignoranza, all'opportunismo e alla beata idiozia, le forze politiche della destra possono scegliere chicchessia da candidare in una qualunque tornata elettorale.

Le maggioranze silenziose della destra sono così silenziose che non parlano neppure a se stesse: non fanno domande, non articolano una tensione progettuale, non esprimono una critica dialettica ed io mi rifiuto di considerare tutto ciò un loro punto di forza che anche la sinistra dovrebbe recepire.....i "destri" sono aridi, gretti e drogati dalle vacue chimere dei falsi miti pecoroni imposti, non guardano il mondo e non lo sanno interpretare.

"I destri" non si indignano se i loro rappresentanti rubano o se vengono coinvolti in loschi affari: io sono davvero di sinistra e per questo mi indigno e non accetto di compattarmi sull'inammissibile, come fanno loro, soprassedendo alle fenomenologie di dubbia moralità.

Essere di sinistra vuol dire, anche, essere diversi nella valutazione delle opportunità: non si può battere il qualunquismo destrorso appiattendoci sugli altrui schematismi e valutazioni d'opportunità propri delle destre.

A questo punto posso affermare, quasi paradossalmente e spero con un po' di provocazione maieutica, che io sono di sinistra.....voi non so....

Beh Pianista...che dire....trovo sempre adorabile il tuo più generale dolce sentire, anche nella tua sensibilità politica pulsante, vivida e vigorosa, ma, purtroppo, troppo profonda...fortunatamente, io, come impostazione di cui vado fiero, cerco di guardare l'interiorità complessiva e le sorprendenti potenzialità nascoste di certe persone.....se poi costoro imparassero ad esternarsi pienamente e coraggiosamente, farebbero, innanzitutto, un favore a se stessi.

Compagno di pranzi e cene ha detto...

Si ho votato Bertinotti e ora penso proprio di votare Ferrante.
Fo non mi sta particolarmente simpatico anche se è premio Nobel, che cosa ci posso fare? E poi su alcune cose non sono nemmeno pienamente d'accordo con alcuni suoi modi di agire. Probabilmente se vincesse lui le primarie alla fine lo voterei ma preferirei votare Ferrante. Inoltre sono pienamente d'accordo con Mauri e aggiungo che quest anno la sinistra ha la possibilità di vincere per la prima volta a Milano, magari è meglio accontentarsi di uno più moderato.

Compagno di pranzi e cene ha detto...

Fare il sindaco è fare politica, non basta avere le buone intenzioni ed essere famoso, coraggioso e intelligente, ma bisogna sapere districarsi nell'ambiente? Che requisiti ha Fo? E' premio nobel e allora? Saprà fronteggiare chi cercherà di ostacolare in tutti i modi i suoi buoni propositi? Se basta avere un ottimo manifesto con tante belle idee per fare il sindaco...impegnandoci potrebbe farlo un pò ognuno di noi!

Anonimo ha detto...

Devo dire la verità, tempo fa ero contrario, pur ammirandolo molto, a Dario Fo candidato sindaco perchè non lo ritenevo adatto. Sto piano piano cambiando idea, mi sa che ora delle primarie voterò per lui. Non condivido al 100% i suoi modi di pensare su ogni cosa, ma non so, qualcosa mi spinge verso di lui da qualche giorno a questa parte.

Anonimo ha detto...

L'OTTIMISMO è IL PROFUMO DELLA VITAAAAAAA!!!!!!!

Anonimo ha detto...

Mi candido anche io insieme a Fo, tanto a livello di politici siamo uguali

SOYUZ1968 ha detto...

Rispetto a Paperino ho un concetto diverso del termine "Politica" e del soggetto "Politico"; il termine riprende il concetto classico di "Arte della Polìs" e forse un artista, un pensatore o un intellettuale può sicuramente rientrare a pieno diritto nella definizione classica, e genuina, del termine.

Compagno di pranzi e cene ha detto...

Vlaste...hai giusto un pelo rotto i cocones facendo commenti con nick strani, gianni e paperino sei sempre tu. Questo è un forum serio...cribbio.

vlaste ha detto...

@compagno di merende: non era un modo per nascondermi (infatti mi hai sgamato dopo 5 secondi) era un modo per scherzare. Mi scuso se ho rotto, e lo faccio sinceramente; non era nelle mie intenzioni. Mia intenzione era invece di ironizzare.


L'ironia è importante, se no cosa dovrei pensare della candidatura di Dario Fo a sindaco di Milano?!

E in generale di tutto quello che leggo sui giornali. Mi hai suggerito l'idea di un post sull'ironia. Bravo. Speriamo che i precedenti governi non rovinino tutto.

Compagno di pranzi e cene ha detto...

Anche il mio era scherzoso...non avrei mai usato la parola cocones e non avrei mai finito con cribbio alla berlusca.
Io è ovvio che ti sgamo subito, ti conosco da 15 anni :-D poi se fai i commenti a distanza di 20 secondi uno dall'altro in vari post...hai a che fare con un patito di misteri ricordatelo.

vlaste ha detto...

Hai risolto quello dei 26 panini?! :D