21 settembre 2006

Il libro, questo sconosciuto.


Più della metà dei cittadini Italiani non ha letto nemmeno un libro in tutto il 2005. Un quadro desolante e allarmante è quello che emerge dalla ricerca dell'associazione italiana Editori sul valore di sviluppo economico della lettura. Si staglia una realtà talmente grigia da far sorgere dei dubbi sulla veridicità del dato.
I numeri sono impietosi, appena il 5,7% degli italiani legge almeno un libro al mese, il 42,3% ne legge uno solo in tutto l’anno, mentre il 57,7% della popolazione come già detto, non sa nemmeno cosa sia un libro. Come al solito siamo nettamente il fanalino di coda nell’Europa che conta…e che legge.
Gli Italiani stanziano per la lettura non più di 64 euro annui,compresi i testi scolastici, contro i 209 dei Norvegesi
A mio avviso il problema non viene confinato in una disquisizione su come si voglia passare il tempo e del valore che ognuno può assegnare alla lettura, alla cultura, alla forza delle idee e della diffusione delle stesse.
Il rapporto tra lettura e sviluppo sociale ed economico parla chiaro. In Italia le regioni del Nord raccolgono il 53,4% dei lettori, quelle del centro, contano il 20,24 % dei lettori mentre il sud italia può vantarne il 26,2%.
Se confrontiamo queste cifre con quelle della suddivisione del PIL, ci accorgiamo che sono quasi identiche.
Un caso?
Ovviamente no e il dato viene confortato dal fatto che questo poco attaccamento alla lettura sia trasversale socialmente. Operai o imprenditori, le cifre non cambiano di molto, e il caro libri non può essere una scusante perché anche i più semplici romanzi, escono dopo pochi mesi in edizione economica a 5 o 6 euro. Ci sono poi le biblioteche dove si possono trovare libri gratuitamente….non proprio ovunque, effettivamente in alcune zone non aiuta certo la mancanza di infrastrutture quali biblioteche pubbliche. Solo il 5% dei Comuni del meridione può vantare una biblioteca. Sembra incredibile, ma è così.
Niente sermoni da parte mia sulla cultura e sul valore di un buon libro, del resto sarebbero ovvietà, ma la domanda finale, rivolta soprattutto ai giovanissimi che possono ancora correggere la rotta, e che mi sorge direttamente dall’intestino tenue è….dove vogliamo andare, quale futuro per noi?

alla prossima


12 commenti:

SOYUZ1968 ha detto...

Leggo troppo e in lingua inglese....sto perdendo l'uso dell'Italiano e la vista si abbassa...

Anonimo ha detto...

Preoccupa più chi legge delle troiate che chi non legge.

SOYUZ1968 ha detto...

Beh i Norvegesi leggono tanto perchè non hanno altro da fare..che cazzo c'è altro da fare in Norvegia se non sbronzarsi il venerdì e il sabato sera?

Anonimo ha detto...

La diretta proporzionalità con il Pil è veramente impressionante, così come sarebbe ancora più impressionante se paragonata con un dato ancora empirico ma importante che il leader conservatore britannico Cameron ha inserito nel dibattito politico, cioè il GWB ( general well being ) cosa che lui ritirne giustamente più importante del dato del Pil.
Nelle gerarchie internazionali della globalizzazione, per rimanere nel gruppo di testa è neecessario avere, per un paese, una popolazione che abbia un livello culturale ed informativo almeno decente.
Questi dati, così come molti altri ( ad esempio la ridotta dimensione delle aziende, nella globalizzazione piccolo non è bello, ma è sinonimo di arretratezza ) non ci pongono nel gruppo di testa.

Anonimo ha detto...

Beh, anch'io non spendo più di 64 euro all'anno per leggere: leggendo in media 1 libro al mese, e non spendendo MAI più di 5 euro per libro, i conti tornano.....

Il Pianista ha detto...

Si, ma tu infatti leggi un libro al mese, non uno all'anno. L'ho detto anche io che con le edizioni economiche si compra un libro a 5 euro, quindi non può essere un alibi per chi non legge nulla. Il fatto è che la quota di 64 euro annui comprende i testi scolastici che temo mediamente occupino 63.50....

Johnny ha detto...

Quando andavo a scuola divoravo libri uno dietro l'altro. La passione mi è rimasta il tempo no. Quando torno dal lavoro dopo 9 o più ore davanti a un computer preferisco uscire che rimettermi a fissare qualcosa, gli impegni sono tanti e spesso manca il tempo.

Anonimo ha detto...

Walla biz Turkler de cok okumak isteyen ancak islerimizin coklugu nedeniyle vakit bulamayan bir milletiz. Ozellikle de EU giris konusunda son derece yogun oldugumuz bir donemdeyken....

Compagno di pranzi e cene ha detto...

Ma sta nina che cosa dice? Cau you repeat please?
Io leggo poco, troppo poco. Due o tre libri l'anno. Però leggo tutti i giorni le parti principali di corriere e repubblica e quasi tutta la gazzetta, non conta vero?

Anonimo ha detto...

Allora...
Mi sono piacciono tanto di leggere i libri. Leggo troppo nella lingua inglese, la lingua turca ed anche la lingua giapponese, che sono molto bravissima. Anche io vorrei leggere il libro del italiano ma poco, pero posso leggere i vostri giornali sul net per esempio repubblica, corriere della sera per seguire la vita italiana. In un mese posso leggere tre libri massimo. Sto leggondo il libro di Anna Frank ''Diario'' nel'italiano, super davvero!

SOYUZ1968 ha detto...

Stavo cercando un traduttore automatico turco-inglese sulla rete...

Anonimo ha detto...

Perche cercare un traduttore Soyuz? Lo so bene che tu capisci molto bene la lingua turca, no?