19 aprile 2007

Proposta indecente?



Giustamente Beppe Grillo si è posto una domanda che mi pongo spesso anche io. Se sono i comici ad andare alle assemblee delle grandi Società e raccontarci verità che nessun altro ci racconta e se sono i chirurghi a fare da intermediari per i rapimenti, dove è finita la politica in Italia?

Forse al congresso dei fu DS, rispondo io, a farsi i complimenti reciprocamente sul loro coraggio e sulla loro bravura.

Per fortuna ci pensano giuslavoristi ed economisti vari tutti immancabilmente dal nome "Ichino" - sarà una malattia? - ad entrare a gambatesa su tutto e tutti riportandoci alla realtà. Ecco una proposta che mi pare economicamente magari efficace ma socialmente motivata in modo ridicolo, che sta facendo scalpore. Io l'ho letta sul sito del sole24 ore.


L'artefice è l'economista Andrea Ichino. La proposta è questa – ho riprodotto le parti più interessanti ai miei fini - “ridurre le tasse sul reddito da lavoro per le donne e aumentarle per gli uomini” ed è motivata in questo modo “Lavorare fuori casa è più difficile per le donne che per gli uomini per motivi biologici e culturali. ... Inoltre, le donne sono spesso discriminate nel mercato del lavoro perché hanno, a parità di competenze, salari e probabilità di promozione inferiori…..questa soluzione è efficiente perché è possibile realizzarla riducendo l'aliquota delle donne più di quanto si debba aumentare quella degli uomini lasciando il gettito fiscale invariato. Questa proposta aumenta anche l'equità del sistema perché contribuisce a compensare le donne per i costi biologici e sociali di cui si è detto. Proprio per questo motivo, riteniamo che la tassazione differenziata tra uomini e donne non contravvenga al divieto di discriminazione di genere, poiché in realtà è volta proprio a restringere il divario tra i sessi: non c'è ipocrisia peggiore che imporre l'uguaglianza di trattamento tra diseguali....la discriminazione il modo migliore per combatterla è renderla più costosa per chi la pratica…….…..Infine, la proposta contribuirebbe a dare alle donne maggiore potere contrattuale nella famiglia e quindi le aiuterebbe a ottenere dai loro mariti un maggior contributo in casa, soprattutto per la cura dei figli, …..


Incredibile. Sempre a voler monetizzare le dinamiche della famiglia. Vi ricordate l’assegno per i nuovi nati?
Ma questi signori si rendono conto di cosa sia il rapporto tra uomo e donna all’interno di una famiglia al giorno d’oggi? Discriminazione, potere contrattuale, divario tra i sessi? Francamente continuo a pensare che ragionare sulle donne come fossero una specie da proteggere faccia ridere e dovrebbe lasciar risentite le donne per prime che ben combattono e si fanno valere sia in famiglia che nel mondo del lavoro.

Chi è veramente da tutelare sono i giovani con il lavoro precario che non hanno davanti un futuro decente, gli operai che vivono con 1000 euro al mese, i lavoratori del terziario che sono messi anche peggio. Tutto questo si contrappone ai manager che prendono in un giorno quanto un loro lavoratore in un anno. Ben pagati per distruggere un azienda, prendere una liquidazione a 8 cifre e andare a "ridurre il costo del lavoro" da un' altra parte. E qui parliamo di distinguere tra uomo e donna?

Se poi voglianmo metterla più sul ridere, ma non troppo, diciamolo con il mascellone quadrato, siamo più discriminati noi maschietti che viviamo anche meno delle femminucce dovendole sopportare, e che andiamo pure in pensione più tardi pur facendo tendenzialmente lavorimaggiormente logoranti. Già perché si può fare una buona carriera lavorativa non solo dietro una scrivania con il tailleur ma anche su una gru, o in miniera, o con in mano una cazzuola. Ma a riguardo si odono meno voci, anzi anche in un normale ufficio quando si addensano anche piccole nubi subito a ripararsi sotto l’ombrello della famiglia, ai bimbi e via che andiamo a tartassare il polloPianista medio…single, giovane, dinamico e sempre presente …. Poi sarò sfortunato io ma è ovvio, ufficio che vai, colleghe che trovi…


Ad ogni modo voglio una indennità in busta paga per il trapianto di fegato che dovrò sicuramente fare se continuerò a vedere ciò che vedo tutti i giorni e ascoltare ciò che ascolto tutti i giorni, nel mondo del lavoro, dove per Ichino sono altri ad essere discriminati.

Non fa niente tanto se sbaglio mi...corriggerete...ete...ete!


Ragazzi che polemica maschilisterile...uha,uha


alla prossima

11 commenti:

Anonimo ha detto...

Parità nei sessi, vuol dire parità in tutto. Parità nell'accedere ad un impiego e parità nel poter far carriera in base ai meriti e non in base al sesso.

Qualche decennio fa si pensava che questi nuovi ideali potessero rompere il meccanismo dei favoritismi e rigenerare una classe dirigente, introducendo di fatto l'altra metà della mela nel mondo del lavoro.

Così è stato solo in parte, vedi in parlamento, allora mi chiedo se per rendere veramente eguali le opportunità non bisognasse dare un aiuto all'altro sesso, una sorta di spinta per facilitarne l'ingresso a pieno titolo.

Detta così sembra un controsenso, favorire una parte per rendere uguali le opportunità.

SOYUZ1968 ha detto...

Mah sai....vedi dove porta il buonismo? Si lascia parlare gente come Ichino....

Invece, ogni tanto il buonismo dovrebbe essere mandato alle ortiche, facendo ammenda per aver biasimato coloro che il nome di Ichino l'avevano giustamente messo in agenda......

Il Pianista ha detto...

Soyuz, ma questo è solo un caso di omonimia, l'avevo specificato nel post....
piuttosto mi interessa la tua opinione sulle donne in ufficio, se è vero che sono discriminate,e se questa ti sembra una soluzione. Personalmente la puntata di Anno Zero di ieri sera mi è sembrata istruttiva sui problemi dei lavoratori oggigiorno.

Compagno di pranzi e cene ha detto...

Le donne sono furbe. Vogliono parità , vogliono fare carriera come gli uomini, vogliono comandare (tutte cose giuste), ma vorrebbero poter fare tutto questo faticando meno, avendo più diritti.
Parità significa parità. Stessi diritti tra uomo e donna e stesse possibiltà tra uomo e donna. L'unica cosa in più per la donna deve essere la sacrosanta maternità.

vlaste ha detto...

Secondo me, oggi come oggi, s'è avuto quasi il rovesciamento della medaglia... il sesso debole a volte siamo noi maschietti!

Anonimo ha detto...

A me, in teoria, le donne piacciono solo se carine,sordomute e sterili. Per il resto, facciano quello che vogliono: io non discrimino nessuno; o, forse, discrimino tutti. Che poi è la stessa cosa.

SOYUZ1968 ha detto...

Ihihihi Bolso è sempre durissimo....ma a volte ci azzecca dove gli altri altrimenti non arriverebbero....

barolo66 ha detto...

Ma dai !!! Poveri esserei implumi, senza un diritto, ma solo doveri, che vogliono essere uguale in tutto, che devono stare in cucina a cuocere e bollire, che devono spolverare e pulire la casa a lucido, altrimenti il partner si adombra e .... ha mal di testa, ha un mignolino che è incarnito, ha mal di stomaco xchè ha mangiato una mozzarellina con il bifidus activus (ma che .azz'é?). Insomma com'è sta storia che noi maschietti siamo identici alle donne? Ma negli ultimi 50/60 anni dove si è visto che chi comanda in casa è l'uomo? Magari sul lavoro esistono delle disparità, però mi sembra che ci sia una rivalsa altrettanto forte all'interno delle mura domestiche. Ma siamo sicuri che l'articolo non sia stato scritto su suggerimento della signora Ichino?

Anonimo ha detto...

Intervengo a gambatesa dall'Asia Centrale per confutare le teorie di questo signore che si chiama Ichino ( ma sicuri che questa l'abbia tirata fuori lui e non Alesina ? ), che da tempo io detesto, e che scrive per il Corsera, quotidiano vicino alle posizioni confindustriali e dei bushisti.
Contrattualmente i tabellari sono UGUALI per uomini e donne.
La diversificazione quindi avviene per tipi di impiego, inquadramenti in base alla carriera, piuttosto che per orari part-time o full-time. Una realta' complessa.
E' chiaro quindi che la disparita' di reddito non e' riferita al trattamento fiscale, che e' uguale e non potrebbe essere altrimenti, pena l'incostituzionalita'.
Applicando questa trovata, vediamo cosa succede :
- nelle famiglie, guadagna di piu' la donna, ma meno l'uomo, quindi, se va bene, vantaggi per il nucleo familiare ZERO
- per i singles, la donna guadagnerebbe un po' di piu', ma l'uomo di meno e finirebbe dritto nella fascia di poverta', da cui la donna magari non uscirebbe nemmeno
Forse invece le donne guadagnano meno perche' molte di loro lavorano non con il contratto nazionale ma con i contratti tipo legge 30, che ne dite ?
Insomma, e' la solita proposta che serve solo ad impoverire sempre di piu' i lavoratori dipendenti per renderli bisognosi e succubi dei desiderata padronali.
Del resto, questo Ichino ( od un suo omonimo, ce ne e' piu' di uno ? ) e' lo stesso che giorni fa sempre dalle colonne dello stesso quotidiano, partendo dal "fannullonismo" degli statali, ha proposto di pagare meno i primi tre giorni di malattia per TUTTI i lavoratori dipendenti ( che e' quello che hanno tentato di fare con i tranvieri anni fa ).
E' chiaro che costui e' un nemico giurato del lavoro dipendente, per il quale nutre un odio preoccupante, ed ogni volta che scrive ed apre bocca bisogna opporgli un muro di NO.
A proposito. Quelli come lui lanciano le idee piu' indcenti, sperando che vengano raccolte dalla politica ( tipo la famosa proposta indecente del "meno ferie per tutti" ). Se vedono che non funziona, le derubricano in "provocazioni".
Ma intanto ci provano ......

SOYUZ1968 ha detto...

Il Rugbysta è il nostro Comandante Massud contro tutti i talebanismi da Sacra Famiglia ^_^

SOYUZ1968 ha detto...

Ah...ringrazio Rugbysta per aver visitato il mio blog dall'Asia Centrale....Tra i paesi strani, come risulta dal mio contatore, da cui ho ricevuto un'unica visita ora c'è anche l'Uzbekistan che si affianca alla Santa Sede....Il Prof. Ratzinger ha visitato il mio blog o è stato padre Georg????