27 febbraio 2009

Dolce musica


Barack Obama ha annunciato una finanziaria che prevede più tasse per i ricchi in modo da andare verso l'estensione a tutti della della sanità pubblica e garantire finanziamenti per l'ambiente.

Questa è una politica seria, sarà anche ambiziosa e difficile da perseguire ma almeno lui va nella direzione giusta.

Altri non sanno andare nella direzione giusta nemmeno a parole.
Alla prossima

15 commenti:

GraficWorld ha detto...

Verissimo!!!Speriamo lo lascino stare ...
Un saluto e buon w.e.

Renata ha detto...

In Italia è impensabile, Berlusca si autotasserebbe???

Però questa storia di più tasse per i ricchi in Italia (non conosco gli USA) non mi piacerebbe comunque. Prima di pensare sempre ad alzare le tasse si potrebbe sfoltire un po' il parlamento e gli apparati di contorno, recuperare le costose inefficienze pubbliche che ci trasciniamo e che le tasse contribuiscono a finanziare.

Anonimo ha detto...

Bravo Barack!

E anche sull'Irak hai preso la strada giusta.

Ma occhio che non ti facciano fuori...

vlaste ha detto...

Si, bello, senza dubbio. Diciamo anche però che negli USA è almeno un decennio che non innalzano le tasse; e che, nonostante ciò, la pressione fiscale non è neanche lontanamente paragonabile a quella italiana. Diciamo anche che il rapporto tra tassazione e qualità dei servizi è sicuramente migliore (e non ci vuole molto, in effetti).
Sono del parere che un ulteriore innalzamento delle tasse in Italia sia assolutamente pericoloso; bisognerebbe invece perseguire una seria politica di controlli fiscali (come, onore al merito, il brevissimo governo prodico stava tentando di fare) insieme ad una ottimizzazione nell'investimento delle risorse.
Non so te, ma a me dà già fastidio pagare le tasse che pago, in relazione ai servizi che ho.

vlaste ha detto...

E comunque un Barack italiano è impossibile finchè non si cambia la legge elettorale, quindi tutti a votare al referendum!!

Anonimo ha detto...

Obama è un grande, ha coraggio, carisma e visione politica.
E fa cose di sinistra !

Il Pianista ha detto...

Vlaste, il confronto Italia Usa non regge. Sono convinto anche io che prima di alzare le tasse ai ricchi bisogna farle pagare a chi non le paga. (spesso comunque le due categorie coincidono) L'evasione fiscale in Italia è fuori controllo.

Sicuramente parlando degli USA appare chiara la grandezza di Obama che sta improntando da subito la sua politica verso quella direzione che aveva indicato. Redistribuire il reddito e ampliare i diritti. Una vera politica di sinistra che fa onore a Obama e a tutti quelli che lo appoggiano (sembra il 70% degli Americani).
Troverà delle incredibili resistenze da parte della parte più conservatrice del Paese e da parte di potentissime lobbies.
Ma ci sta provando. Grande Obama.
Speriamo non gli accada nulla.

vlaste ha detto...

Appunto, il confronto italia-USA non regge. Ma dalle tue parole mi sembrava che auspicassi l'arrivo di un politico, in Italia, che applicasse la policy Obamiana anche nel nostro paese. Ma se negli USA, un paese in cui un'alta percentuale della popolazione non dispone di cure mediche ed istruzione adeguate, la cosa può anche andare (anzi, va bene) qui in Italia una politica del genere ammazzerebbe quelli che a malapena galleggiano. Che sono molti.

Sul fatto che siano i più ricchi a evadere di più ormai non mi pronuncio nemmeno più: è una visione "a caste" che ben poco ha a che fare con la realtà. Gli evasori e i furbetti secondo me sono uniformemente distribuiti, purtroppo, in tutte le fasce di reddito.

Proprio per questo motivo non ha senso proporre un assegno di disoccupazione, tanto più in un periodo di crisi come questo: i tanti lavoratori in nero non perderebbero tempo ad accaparrarsi la loro quota!

Il Pianista ha detto...

Ovviamente Vlaste non sono daccordo con te.

Non solo auspico un politico come Obama anche in Italia...ma lo sogno.
Ma non lo avremo mai e non ce lo meritiamo.

Per quanto riguarda l'evasione, perdonami non voglio scrivere un trattato qui anche se potrei.

Mettiamola così
Non vuoi una divisione demagogica in caste da parte mia?
Allora non ti accontento e ti propongo una nuova suddivisione.

In Italia non evadono i lavoratori dipendenti che pagano le loro tasse alla fonte.
In Italia evadono i lavoratori autonomi, gli artigiani, in altro modo alcune imprese. Così' facewndo RUBANO all'intera collettività, non permettono dsi abbassare mediamente le tasse e incidono decisamente sulla qualità dei servizi dello Stato.
Le cifre parlano di 1 miliardo di euro l'anno.

Questa cifra parla più di ogni altra cosa. Altro che volere un Obama in Italia...

Saint Just ha detto...

La questione fondamentale della differenza delle tasse tra Stati Uniti e Italia è fondamentalmente questa:
Obama può alzare le aliquote delle tasse dei più ricchi perché, nonostante tutto, la pressione fiscale esercitata è decisamente inferiore rispetto alla nostra. E questo perché in USA le tasse sono cosa seria e chi non le paga va in galera e ci resta. E (se pur anche a loro non piace pagare le tasse) la lotta all'evasione è molto decisa.
Da noi chi non paga le tasse è considerato un eroe nazionale e non, in situazioni come la crisi attuale, un criminale assassino.
Da noi il patto sociale è fatto coi furbi, mia cara Renata.
Se tutti pagassero le tasse, tutti le pagheremmo di meno.

vlaste ha detto...

D'accordo con Saint Just.

@ Pianista: effettivamente è vero, quello che intendevo dire è che non si deve demonizzare una categoria, perchè in fondo siamo tutti uguali (intendo come popolo, anche se mi reputo abbastanza elevato moralmente dal tirarmi fuori). I lavoratori dipendenti pagano le tasse, è vero ma:
1) non appena hanno l'occasione di risparmiare/guadagnare qualcosa truffando - di fatto - lo Stato, lo fanno;
2) il dipendente non è moralmente + elevato e paga tutte le tasse unicamente perchè è obbligato. Che si obblighino anche gli autonomi attraverso una seria politica di lotta all'evasione;
3) al dipendente per iniziare a risparmiare sulle tasse basta aprire una partita IVA e farsi assumere come "collaboratore". Sei un dipendente, di fatto, ma vieni pagato "interamente"; certo non hai proprio tutte le garanzie di un dipendente, ma in certi settori - tipo il mio - il trattamento è di fatto equivalente.

Per favore niente demagogia; ti piacerebbe veramente pagare più tasse?

Il Pianista ha detto...

Caro Vlaste concordo pienamente con te sul punto 2.

Se mi piacerebbe pagare più tasse?
Che discorsi a tutti piacerebbe pagarne di meno e magari avere servizi validi.
Ma la mia visione del mondo è che bisogna sempre stare dalla parte dei più deboli quindi se servisse per far star meglio chi sta peggio di me senza dubbio.

Ovvio che dovrebbero preventivamente sussistere delle condizioni accettabili quali una seria lotta all'evasione fiscale( e questo governo non la persegue) un miglioramento generale dei servizi ( e questo governo non lo persegue)un taglio vero degli sprechi (ma le province non dovevano abolirle?) e una redistribuzione in favore delle classi meno abbienti.

Comunque vorrei ribadire che è una questione di semplice civiltà oltre che di visione del mondo orientata a sinista, quella di far pagare tutti in primis e poi far pagare maggiormente i più ricchi che devono maggiormente contribuire in ragione del loro reddito allo sviluppo sociale.
Come mai tutti in Italia si scatenano quando si dice così? Si sentono tutti ricchi forse?

vlaste ha detto...

Pianista se fossi ricco sicuramente non mi lamenterei. Dal momento che non lo sono, e dal momento che nonostante questo mi appresto a 24 anni ad andarmene di casa e ad iniziare una vita per conto mio, mi spaventa anche solo l'eventualità di pagare ancora più tasse. Quelle che pago mi sembrano già troppe; per non parlare dell'IVA, della benzina, ecc. ecc. Tutti soldi che io elargisco in favore della comunità (almeno in linea teorica).
É vero, sono messo sicuramente meglio di molti altri miei coetanei, sia come situazione famigliare che come stipendio, ma non mi posso senza dubbio definire "ricco".
Se uno è ricco, per carità, mi sta bene che paghi di più. Ma non può essere sempre questa la soluzione. Secondo me, lo dico senza una punta di cattiveria ma con spirito di osservazione, hai la visione del ricco tipica della persona di sinistra: ladro, arraffone, amorale e pure grasso. É ora di smetterla di pensare che i meno abbienti siano tutti dei poveri superlavoratori sfruttati modello schiavismo; certa gente le rogne se le va a cercare.

Cmq ripeto, quando un governo ti chiede una percentuale che mi pare si aggiri intorno al 40% dei tuoi guadagni (parlo dei lavoratori autonomi, poco meno per i dipendenti) mi sembra che sia già una bella fetta. Che pagassero tutti quello che devono e che la si smettesse di sperperare i NOSTRI soldi. Poi le tasse potrebbero addirittura diminuire. Mi rifaccio alla seconda parte del commento di Renata.

Il Pianista ha detto...

Vlaste amichevolmente ti consiglierei un corso di recupero per migliorare il tuo spirito di osservazione perchè non mi sembra grande cosa.
Anche perchè i miei commenti li hai tradotti proprio liberamente e con un pizzico di codapaglismo.

Perchè ti senti chiamato in causa quando parlo di redistribuzione del reddito?
Ho mai auspicato un aumento generalizzato delle tasse o piuttosto una seria lotta all'evasione che permetta poi di diminuirle a tutti?
Ma hai presente quali sono i numeri in gioco quando Obama propone di alzare le tasse ai ricchi per finanziare la sanità pubblica?
La prograssività dell'imposta ha ancora un senso o si è persa nel festival della demagogia della destra, che sta intanto agendo (ovviamente senza i titoli dei tg in questo caso)con numerose norme che allentano i controlli anti evasione sui piccoli e medi lavoratori autonomi?

Mi hai chiesto in pratica una visione su chi è più giusto che contribuisca per la salute sociale di uno Stato e io te l'ho data senza insultare nessuno( ma forse tra un po' sarà reato di lesa maestà pensare l'ovvietà del secolo e cioè che uno che guadagna 100.000 €/anno debba pagare progressivamente più tasse di uno che ne guadagna 30.000 €/anno) se mai incazzandomi solo con gli evasori fiscali che RUBANO a tutta la collettivita centinaia di milioni di euro all'anno. Discorso tra l'altro trito e ritrito ma sul quale nessuno in Italia ha mai agito con serietà ben conscio di non voler/ppoter andare a toccare una categoria troppo vasta di persone.

Tu evidentemente hai una visione diversa che si evince fin troppo chiaramente dalla tua frase "É ora di smetterla di pensare che i meno abbienti siano tutti dei poveri superlavoratori sfruttati modello schiavismo; certa gente le rogne se le va a cercare...."
Non capisco come questa tua idea peraltro ovvia in stile "in fondo il bene e il male sono ovunque" possa in qualche modo argomentare una idea di società diversa da quella molto scontata e moderata da me esposta.

Il Pianista ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.